Il Conto termico che diventa 2.0 prevede incentivazioni molto interessanti anche per i privati. Vediamo quali sono.

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Dopo aver visto gli interventi del Conto Termico 2.0 dedicati esclusivamente alle Pubbliche amministrazioni, ora vediamo quelli dedicati anche ai privati oltre che alle Pubbliche Amministrazioni. 

I primi sono quelli già presenti nella precedente versione del Conto Termico, ossia la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore; quella degli impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomassa; l'installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; la sostituzione di scaldacqua elettrici con preparatori di acqua calda a pompa di calore. Oltre a tutto ciò, con la nuova versione arriva anche la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore, accoppiate quindi alle caldaie a condensazione

Il cuore del Conto Termico

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Per gli interventi che realizzano sistemi di produzione d'energia termica da fonti rinnovabili e i sistemi a alta efficienza, ossia il "cuore" del Conto Termico si alzano le soglie d'ammissibilità - che per i sistemi di climatizzazione sale da 1.000 kW a 2.000 kW-, mentre per i sistemi solari termici l'innalzamento della soglia è ancora più elevato da 1.000  a 2.500 metri quadri sulla superficie lorda installata. Un salto che rende accessibili gli incentivi anche soggetti quali le Pmi e quelli del terziario

I soggetti ammessi al Conto Termico 2.0

La distinzione la si fa in due macrocategorie, ossia i Soggetti Ammessi (SA) e i Soggetti Responsabili (SR). I primi (SA) sono coloro che possiedono la disponibilità dell'immobile, in varie forme e sono i beneficiari degli incentivi. Quindi appartengono a questa categoria i titolari del diritto di proprietà, anche la sola nuda proprietà, dell’edificio e chi ha la disponibilità dell’edificio, perché titolari di un diritto reale o personale di godimento.

Gli altri (SR) sono tutti i soggetti che hanno sostenuto direttamente le spese per l’esecuzione degli interventi e che, in virtù di ciò, possono presentare istanza di riconoscimento degli incentivi al GSE e che, quindi saranno beneficiari degli incentivi. Si tratta di uno schema che consente l'accesso agli incentivi anche alle ESCo (Energy Saving Company) e che dovrebbe far decollare in maniera netta il mercato dell'efficienza energetica.

Quindi ecco lo schema delle equivalenze. SA sono uguali agli SR se sostengono le spese, mentre SR sono le ESCo se gli SA si avvalgono del supporto delle ESCo. L'appartenenza a una categoria, quindi, è un prerequisito fondamentale per identificare le categorie degli interventi incentivabili e le procedure di accesso agli incentivi. 

 Nel prossimo post approfondiremo le dinamiche delle ESCo e l'accesso agli incentivi.

Autore
Sergio Ferraris
Giornalista scientifico