Pellet ENplus garanzia di qualità certificata

Dal produttore al consumatore. Hoval, membro del gruppo caldaie di AIEL (Associazione italiana energie agroforestali), allo scopo di garantire a tutti i propri clienti la disponibilità di pellet di qualità certificata per tutta la stagione del riscaldamento, il corretto ed efficiente funzionamento della caldaia e la possibilità di accedere agli incentivi statali, ha attivato una collaborazione con alcuni fornitori di pellet sfuso ENplus A1 in autobotte che, a loro volta, sono soci di AIEL certificati ENplus.

Ai fini del mantenimento della garanzia sul generatore e degli incentivi ricevuti, il pellet deve infatti essere certificato e conforme alla norma europea EN 14961-2, recepita in Italia e inserita come requisito per i sistemi incentivanti nazionali (Conto Termico e Titoli di Efficienza Energetica). Lo schema di certificazione ENplus, basato sulle norme EN 14961-2 e EN 15234-2, garantisce la piena conformità alla norma  EN 14961-2 e rappresenta il più autorevole e rigoroso schema di certificazione che implementa sul mercato internazionale le norme tecniche sopra citate. Il marchio ENplus assicura il pieno rispetto degli standard di qualità del prodotto e la tracciabilità del processo, fino al consumatore finaleLa certificazione ENplus è attiva in Italia dal mese di luglio 2011, quando AIEL (www.aiel.cia.it) è diventata licenziataria del marchio in qualità di componente dell’European Pellet Council (EPC) e responsabile della sua attuazione in Italia.

Bastano delle piccole accortezze per riconoscere il pellet certificato ENplus, sia in sacchi sia sfuso, e quindi farsi rilasciare correttamente il documento fiscale, da conservare come prescritto dai sistemi incentivanti:

Acquisto in sacchi da 15 kg

1. Controllare che sul sacco sia stampato il marchio ENplus e che sotto al marchio sia stampato il Numero Identificativo (ID-Nr.) rilasciato dall’organismo di certificazione, composto dalla sigla del paese di origine (es. IT) e un codice numerico progressivo.

2. Ricercare sul sito www.enplus-pellets.eu oppure  www.enplus-pellets.it se si tratta di produttore italiano - il produttore/distributore/rivenditore per verificare la veridicità del Numero Identificativo.

2. Farsi rilasciare la fattura o documento fiscale in cui sia indicato nella descrizione: “acquisto di pellet certificato ENplus classe di qualità A1/A2 con Numero Identificativo IT00X”.

3. Conservare la documentazione in una cartellina per tutta la durata dell’incentivo e per 5 anni successivi.

Esempio di verifica della veridicità dell’ID-Nr. In questo caso si tratta di un pellet prodotto nella Repubblica Slovacca da un produttore certificato ENplus con ID-Nr. SK001.

 

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Acquisto di pellet sfuso in autobotte

1. Rivolgersi solo ed esclusivamente ad aziende con autobotti certificate ENplus che posseggono un proprio Numero Identificativo rilasciato dall’organismo di certificazione, se il pellet ENplus è caricato in un’autobotte non certificata perde la certificazione!

2. Ricercare sul sito www.enplus-pellets.it l’autobotte, per verificare la veridicità del Numero Identificativo.

3. Farsi rilasciare la fattura o documento fiscale in cui sia indicato nella descrizione: “acquisto di pellet sfuso certificato ENplus classe di qualità A1/A2 con Numero Identificativo IT3XX dell’autobotte”.

4. Conservare la documentazione in una cartellina per tutta la durata dell’incentivo e per 5 anni successivi.

 

Senza documentazione fiscale idonea si perdono gli incentivi!

Per tutti i clienti che hanno richiesto contributi al GSE attraverso il Conto Energia Termico e i Certificati Bianchi è richiesto l’uso del pellet certificato. È necessario quindi ottenere la documentazione fiscale comprovante l’acquisto e riportante, al fine di attestarne la conformità alla norma UNI EN 14961-2 classe A1 o A2, l’evidenza della classe A1 o A2 e il codice di identificazione del produttore e/o distributore rilasciato dall’organismo di certificazione.

Per maggiori informazioni potete consultare i siti: www.enplus-pellets.it  o  www.enplus-pellets.eu o contattare la nostra associazione AIEL www.aiel.cia.it.