UNI11528: ultime novità normative

Tutti gli aggiornamenti per gli impianti a gas a condensazione

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La norma UNI 11528:2014 è il punto di riferimento per progettisti ed installatori e fornisce loro informazioni chiare e certe sui requisiti del settore. Essa affianca la precedente UNI 7129:1972 e, in modo particolare, definisce finalmente le metodologie di installazione delle caldaie a condensazione murali e a basamento.

Scopo e campo di applicazione

La norma fornisce i criteri per la progettazione, l’installazione e la messa in servizio degli impianti civili extradomestici a gas della 1ª, 2ª e 3ª famiglia, nonché alla installazione di apparecchi installati in batteria o in cascata qualora la portata termica complessiva risulti maggiore di 35 kW. La norma si applica anche ai rifacimenti di impianti civili extradomestici o parte di essi. La norma non si applica agli impianti a gas realizzati specificatamente per essere inseriti in cicli di lavorazione e a quelli trattati dalla UNI 8723.

"La presente norma aggiorna la parte della UNI 7129:1972 relativa alla installazione di impianti gas asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale maggiore di 35 kW"

La norma si applica inoltre ai collettori di evacuazione dei prodotti della combustione atti a raccogliere e convogliare verso un camino/condotto intubato i fumi provenienti da due o più apparecchi similari con potenza complessiva maggiore di 35 kW, anche se non installati in batteria.

La presente norma non si applica nel caso di più apparecchi, aventi la stessa funzione, di singola portata termica inferiore a 35 kW, installati nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti, anche se la portata termica complessiva risulti maggiore di 35 kW.

Evacuazione dei prodotti della combustione

L’evacuazione dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto, ma "in caso di impossibilità di scaricare a tetto, ove consentito dalla legislazione vigente, gli apparecchi a gas a condensazione di portata termica non maggiore di 70 kW possono evacuare direttamente all’esterno (attraverso un terminale a parete) nel rispetto delle prescrizioni contenute nel seguito della presente norma."

In particolare occorre tenere conto che gli apparecchi a condensazione e a bassa temperatura possono generare prodotti della combustione in condizioni prossime al punto di rugiada per cui va prevista "evacuazione in camino operante con pressione positiva rispetto all’ambiente di installazione, collocato all’esterno dell’unità abitativa e non addossato ad essa" o "evacuazione tramite un condotto per intubamento funzionante con pressione positiva rispetto all’ambiente di installazione, collocato nei vani tecnici dell’edificio".

Temperatura

"Nel caso di installazione di caldaie a condensazione non è ammessa una classe di temperatura inferiore a T 120".

 Reazione fuoco

Limitatamente all’installazione di impianti a gas asserviti ad apparecchi a condensazione, qualora vengano utilizzati condotti per intubamento di Classe A1, si richiede la resistenza al fuoco alla superficie esterna dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione o alle pareti che definiscono l’asola tecnica.

Caratteristiche del condotto di evacuazione dei prodotti della combustione

Limitatamente per apparecchi di tipo B e di tipo C dotati di ventilatore nel circuito di combustione "è consentita la realizzazione del condotto di scarico fumi con pendenza negativa in direzione del camino o condotto per intubamento posto a valle (purché quest’ultimo risulti dotato alla base di un collegamento ad impianto smaltimento condense)."

La norma richiede altresì che non ci siano dispositivi di intercettazione (serrande) e che "è consentito l’utilizzo solo di dispositivi espressamente previsti dal fabbricante dell’apparecchio o previsti dal progetto di sistema".

Caratteristiche generali del collettore di evacuazione dei prodotti della combustione

La norma sancisce che a un collettore possono essere collegati solo apparecchi dello stesso tipo; ad esempio non possono essere collegati insieme apparecchi di tipo B e di tipo C, apparecchi alimentati con combustibili diversi o apparecchi tradizionali e a condensazione.

In ogni condizione di funzionamento e nelle varie possibili configurazioni, in particolare anche con uno o più apparecchi spenti, non deve sussistere il ritorno di prodotti della combustione nell’apparecchio e/o nel locale di installazione degli apparecchi.

Infine "i collettori devono essere installati secondo le istruzioni fornite a corredo del fabbricante".

Sistema di scarico delle condense

"Per gli impianti di portata termica maggiore di 200 kW è sempre necessario neutralizzare le condense. Per gli impianti di portata termica nominale maggiorei di 35 kW e non maggiore di 200 kW, i criteri di scelta sono tabellati e relativi esempi."

Trattamento del condensato

I reflui ottenuti dalla condensazione dei prodotti della combustione della caldaie a gas, hanno un certo grado di acidità quantificabile con un valore medio del pH pari a circa 4. In assenza di limiti stabiliti dall’autorità d’ambito o in mancanza di un impianto finale di trattamento in grado di rispettare i limiti di emissione dello scarico finale, le acque reflue domestiche devono possedere un pH calcolabile in un intervallo compreso tra 5,5 e 9,5, mentre "è necessario prevedere l’installazione di un neutralizzatore di condensa quando non sia possibile la miscelazione con reflui basici in quantità sufficiente, prima del corpo recettore."