Procedono a ritmi accelerati i lavori di ristrutturazione della Casa di Ale. Con la condivisione di tutti i partner per un progetto sempre più ambizioso nei suoi obiettivi.
Procedono a ritmi accelerati i lavori di ristrutturazione della Casa di Ale. Con la condivisione di tutti i partner per un progetto sempre più ambizioso nei suoi obiettivi.
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Grandi passi avanti
Consolidamento del network
Proseguono costantemente anche le attività di comunicazione collegate al progetto.
“All’interno della casa – racconta Marco Meroni, il papà del bambino - stiamo progettando l’installazione di un braccio robotico che Ale potrà comandare per poter muovere il suo arto destro raggiungendo una maggiore indipendenza motoria. Anche questo nasce dalla collaborazione con partner che ci consentono di poter utilizzare tecnologie molto evolute praticamente a costo zero. E di creare un prototipo replicabile per altre condizioni di disabilità”.
Il braccio robotico è solo uno dei tanti esempi: si sta lavorando anche all’industrializzazione di porte speciali, nate dal progetto di un designer austriaco che Marco Meroni ha avuto occasione di conoscere l’anno scorso.
“Erano state concepite come oggetti artistici – continua Meroni – ma ho proposto al designer un salto di qualità: industrializzare il progetto e renderlo disponibile per le persone disabili a un prezzo ridotto: il meccanismo consente infatti di aprire e chiudere la porta con la semplice pressione di un dito”.