Soluzioni Hoval per una casa indipendente in Piemonte. Una scelta di sostenibilità.
Soluzioni Hoval per una casa indipendente in Piemonte. Una scelta di sostenibilità.
Soluzioni Hoval per una casa indipendente in Piemonte. Una scelta di sostenibilità.
- Casa monofamiliare
- Risanamento
- Pompa di calore
La soluzione: geotermia con pompa di calore Hoval
Per soddisfare la richiesta di scambio termico sono stati realizzati due pozzi geotermici a 4 sonde della lunghezza di 100 m cad. Qui, per motivi di spazio, si è deciso di utilizzare un solo serbatoio di accumulo per acqua tecnica con integrazione solare e serpentina interna per la produzione di ACS istantanea. Lo stesso impianto è stato dotato di sistema “freecooling” per il raffrescamento estivo. A supporto dell’impianto termico sono stati installati anche un impianto fotovoltaico di maggior potenza rispetto al precedente, abbinato a un sistema di accumulo di energia elettrica.
Hoval UltrasourceT comfort (8) è una pompa di calore terra/acqua o acqua/acqua studiata per essere installata all'interno della casa, particolarmente adatta per strutture mono e bifamiliari, nelle nuove costruzioni come nelle riqualificazioni. UltraSource T riscalda e produce acqua calda sanitaria. Nella versione Compact, inoltre, è integrato un accumulo di acqua calda.
Il valore aggiunto: Hoval Digital
Nel caso di questo impianto, la termoregolazione e la gestione digitale pompa di calore Hoval sono risultate fondamentali per permettere l’utilizzo di una pompa di calore così piccola e di un solo serbatoio tecnico che riuscisse a soddisfare sia la richiesta sanitaria (compreso il riempimento di una vasca da bagno) sia il riscaldamento in contemporanea.
“La gestione delle zone – commenta Alberto Ferrara titolare della FG Impianti - che ha supervisionato l’installazione - è stata concepita a temperatura scorrevole senza attenuazione notturna, le sonde interne e il tracciamento dei grafici forniti da Hoval sono stati essenziali per comprendere l’andamento dei circuiti ed ottimizzare le funzioni. Le tre sonde nell’accumulo, nelle mandate dell’impianto e nei ritorni hanno permesso di ottimizzare l’efficienza dell'impianto, pur effettuando un paio di modifiche all’impianto e inserendo degli automatismi in più”.
Ottimizzazione dell’impianto
Un altro plus che offre Hoval Digital al professionista “ottimizzatore” dell’impianto è la possibilità di accedere ad un prezioso archivio di dati per effettuare analisi storiche sul suo funzionamento e sui relativi trend. Anche in questo senso Hoval Digital si rivela un utile strumento nelle mani di progettisti e manutentori, perché consente di analizzare per esempio i consumi stagionali, valutare gli eventuali margini di miglioramento nella gestione dell’impianto o verificare se le prestazioni dell’impianto rispecchiano le scelte progettuali.
Così, anche in questo caso, attraverso la telegestione e il monitoraggio delle temperature dei circuiti, si è potuto notare che in alcuni momenti l’impianto perdeva grossi carichi termici dovuti a modalità errate di gestione delle pompe e/o di alcuni collegamenti. “Negli impianti conclude Ferrara - si trascurano sempre le dispersioni per conduzione o moti convettivi naturali che si generano negli accumuli. Essendo lo schema di impianto abbastanza complicato per via dell’uso di un solo accumulo tecnico, solo l’analisi delle temperature nelle varie fasi di lavoro ha permesso di capire ed evitare dispersioni inutili. Quando si utilizzano potenze ridotte, tutte le accortezze permettono non solo di rendere efficiente l’impianto, ma anche di farlo funzionare a dovere”.
- Fotovoltaico: 6.04kWp con ottimizzatori
- Accumulo: 13.5kWh
- Collettori termici: Ultrasol 2V
- Pompa di calore: UltrasourceT comfort (8)
- Sonde ambiente:2 x Toptronic E
In tabella sono evidenziati i consumi elettrici e relativa fonte dei 6 mesi notoriamente più energivori
Il consumo totale è di per sé modesto, considerando anche che dal mese di febbraio sono in funzione le pompe della piscina per un totale di 8kWh/giorno – 240kwh/mese.
Si nota inoltre come circa il 60% dell’energia elettrica utilizzata sia stata autoprodotta.