La nuova tariffa elettrica D1 per le pompe di calore

A partire dal 1 luglio 2014, in via sperimentale fino al 31.12.2015, è entrata in vigore una tariffa elettrica sperimentale (D1) dedicata alle pompe di calore. Potranno beneficiare della tariffa D1, i clienti domestici che utilizzano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento. Essi potranno aderire alla sperimentazione, attraverso la compilazione di documenti scaricabili dai siti dedicati. Ciò dovrebbe favorire l'installazione delle pompe di calore nel nostro Paese finora sfavorite dal regime tariffario progressio, nonostante l’elevato rendimento energetico. 

Quali sono le principali novità?

Fortemente voluta da Co.Aer - Associazione dei costruttori di apparecchiature e impianti aeraulici, l’introduzione di questa tariffa ha come obiettivo quello di rivedere l’attuale sistema di tariffazione progressiva, che prevede un aumento del prezzo del kWh elettrico con l’aumento dei consumi, concetto che ha sicuramente limitato l’utilizzo della corrente elettrica per il riscaldamento e raffrescamento con pompe di calore.

Un primo intervento tariffario a favore dell’utilizzo delle pompe di calore era stato effettuato con la delibera ARG/elt 56/10, che introduceva la possibilità di un’alimentazione separata delle pompe di calore (e anche dei punti di ricarica dei veicoli elettrici) rispetto alla fornitura principale per le utenze domestiche. A questo secondo punto di prelievo veniva quindi applicata la tariffa fissa non progressiva BTA (Bassa Tensione Altri Usi).

La nuova tariffa agevolata D1 rappresenta però un ulteriore miglioramento della tariffa BTA (che peraltro ha avuto scarsi riscontri in termini di richieste), poiché mantiene la non progressività della tariffazione elettrica  consentendo al contempo di utilizzare il punto di prelievo unico dell’utenza, senza dover ricorrere a un secondo punto di prelievo dedicato.

La possibilità di sfruttare la tariffa elettrica sperimentale è vincolata da alcuni aspetti che si deve pendere in considerazione:

  • La tariffa elettrica può essere applicata solamente su pompe di calore che soddisfano i requisiti del “Conto termico”.
  • La tariffa elettrica non si applica solo ai nuovi impianti, ma può essere fatta richiesta per pompe di calore messe in funzione dopo il 1. Gennaio 2008.

La tariffa sperimentale D1 prevede, che ogni kWh elettrico abbia un prezzo costante, indipendentemente dal consumo annuo, per cui non progressivo come previsto sulle tariffe D2 e D3. Non si conosce ancora il valore preciso della tariffa, ma si stima un valore intorno a 0.21 €/kWhe. In ogni caso sarà sicuramente un valore costante indipendentemente dalla fascia oraria e dal quantitativo dei consumi.

Maggiore sono i consumi annui del sistema di riscaldamento e raffrescamento a pompa di calore, più la tariffa sperimentale diventa interessante. Vale dunque la pena prendere in considerazione questa tariffa soprattutto per impianti che hanno una potenza elettrica impegnata sopra i 3kW.

Se i consumi totali del sistema a pompa di calore, collegata a un unico contattore di casa e con potenza elettrica impegnata di 3 kW, supera i 4.500 kWh/anno la tariffa D1 e più conveniente della tariffa D3. Se la potenza impegnata è maggiore di 3kW, dunque con la tariffa D3, vale la pena sfruttare la tariffa D1 se il consumo è di almeno 2.700 kWh/anno. 

Un esempio concreto

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Per una pompa di calore aria-aria o aria-acqua dimensionata per una abitazione monofamiliare (ad esempio da 10 kWt di potenza) installata al Nord Italia possiamo stimare un consumo annuo di circa 5.000 kWh (mentre i modelli con sonda geotermica, più costosi, hanno consumi ridotti del 20-25%).

A questo si aggiunga il fatto che quasi sempre l'installazione di una pompa di calore elettrica impone di richiedere l'aumento della potenza della connessione, passando così dalla tariffa D2, riservata agli allacciamenti residenziali con potenza fino a 3 kW, alla più cara tariffa D3, o alternativamente, di installare un secondo contatore, con relativo onere una tantum (circa 500 euro).

Attualmente un utente medio residenziale con una potenza installata nella propria abitazione di 3kWe ( contatore std ) paga il kW in tariffa D2 circa 19 c€/kWhe. Installando una pompa di calore è necessario aumentare la potenza del contatore, passando alla tariffa D3 con un costo di circa 31 c€/kWhe. 
Grazie alla tariffa D1 (0,21 c€/kWhe) è quindi possibile risparmiare fino a 500-600 euro all'anno di spese elettriche.