La scadenza per l'obbligo della contabilizzazione del calore è ormai prossima. Ecco come approcciarsi

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La scadenza sembra lontana, ma non lo è per niente.

Parliamo della contabilizzazione del calore che deve essere applicata alla scadenza del 31 dicembre 2016. Che cosa prevede il decreto legislativo 102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica? Semplice: che in tutti gli edifici con più appartamenti che sono serviti da un’unica centrale termica si applichi la contabilizzazione individuale del calore.

Importante la presenza della valvola termostatica

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che consente di gestire agevolmente la portata di acqua calda per ogni termosifone e quindi la temperatura, a seconda delle esigenze degli abitanti. Se non si una stanza la si può tenere a una temperatura inferiore, oppure è possibile "spegnere" tutte le utenze durate le vacanze estive.

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«Si tratta di un intervento che è più complesso i ciò che si crede. - dice Emanuele Polini di Hoval Le problematiche possono essere molteplici poiché si tratta spesso i impianti vecchi che hanno gravi carenze di manutenzione». Nell'occasione, infatti può essere utile la sostituzione del vecchio gruppo pompe con uno dotato di inverter oppure della caldaia centralizzata con una più moderna a condensazione, ma di sicuro va fatta la manutenzione ordinaria, come il lavaggio dell'impianto e la nuova coibentazione delle tubazioni esposte, nel caso questa dovesse essere vecchia o danneggiata.

E non si tratta di una cosa da poco, sia per la quantità di appartamenti che è necessario adeguare, sia per la tipologia d'impianto. E alla contabilizzazione dovrà affiancarsi anche la termoregolazione, ossia la possibilità per l'utente di decidere la temperatura all'interno dell'appartamento. E dal primo gennaio del 2017 i condomini inadempienti potranno essere multati per una cifra tra i 500 e i 2.500 euro. Gli edifici, per la maggior parte, dovranno dotarsi della contabilizzazione indiretta, poiché è l'unica applicabile per gli impianti che utilizzano colonne montanti per la distribuzione del calore. Per fare ciò è necessario installare per ogni termosifone un sistema elettronico a batteria che misura sia la temperatura superficiale del termosifone, sia quella dell'ambiente. Sommando i dati di tutti i sistemi di misura presenti nell'appartamento si ottiene il consumo complessivo della singola abitazione anche "alimentata" da colonne montanti comuni.

Autore
Sergio Ferraris
Giornalista scientifico