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La manutenzione remota predittiva, tra digitalizzazione e soluzioni as a service

La manutenzione remota predittiva, tra digitalizzazione e soluzioni as a service

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L’on-life sta radicalmente cambiando il nostro modo di vivere. Ciò riguarda anche i modelli di business legati alle “tecnologie hard”, rivoluzionando ed efficientando ad esempio il settore della generazione e distribuzione dell’energia termica e frigorifera. Con un impatto potenzialmente positivo per l’ambiente: solo in Italia gli impianti termici incidono per il 60% delle emissioni di CO2. Rinnovare gli impianti di riscaldamento in 20 capoluoghi di regione permetterebbe di abbattere le emissioni fino al 50%. La sostituzione degli impianti di generazione e di distribuzione, se accompagnata da opportune scelte progettuali finalizzate all’ottimizzazione dell’esercizio e da un efficace sistema di gestione, consente di incrementare ulteriormente l’efficienza.


Ridurre i consumi, ottimizzare la gestione e la manutenzione dei sistemi grazie a una nuova tecnologia di regolazione e assistenza digitale oggi è possibile con soluzioni come Hoval Digital, che trasformano una qualsiasi centrale termica, dall’abitazione monofamiliare all’edificio industriale, in un impianto smart, in grado di garantire al contempo comfort ed efficienza, senza investimenti di retrofitting.


La fusione di due mondi, virtuale e digitale, richiede però - è sempre bene evidenziarlo - una perfetta conoscenza degli strumenti fisici, una loro analisi e scomposizione. Si tratta di un compito fondamentale: la ricostruzione virtuale è infatti uno straordinario esercizio di reverse engineering che valida ulteriormente la solidità dell’impianto fisico.

In questo contesto i servizi offerti as a service si confermano essenziali. I risultati di questo processo di trasformazione sono lo spostamento di parte del valore aggiunto dagli oggetti, ovvero dai prodotti in sé, ai servizi ad essi connessi, assicurando grandi vantaggi lungo tutta la filiera. Uno spostamento che può avvenire in maniera graduale, come dimostrato dal caso scuola dei motori d’aeroplano venduti per ora di volo effettuato.

Manutenzione predittiva al centro

In questo senso, la digitalizzazione della centrale termica portata avanti da Hoval si inserisce nel filone di quelle aziende che offrono servizi digitali on top, generando con questi un significativo miglioramento delle performance complessive.

Con un canone annuo ci si assicura la manutenzione predittiva da remoto che può garantire una significativa riduzione dei tempi di fermo macchina, quindi la business continuity, la programmazione degli stop, nonché un’ottimizzazione dei consumi. Il tutto basato su una piattaforma, Hoval Digital, in grado di monitorare da remoto centrali termiche e reti di teleriscaldamento fino a un massimo di 1.000 impianti, anche non a marchio Hoval.

Il tutto si ottiene, da un lato, lavorando sulla gestione quotidiana, con un’attenzione mirata e la calibrazione delle funzionalità just in time; dall’altro con una visione di lungo periodo che, attraverso l’analisi dei dati e il monitoraggio dei consumi, permette di cogliere eventuali anomalie, prevenendo problematiche importanti. Spesso, infatti, è proprio la variazione dei consumi a condizioni standard il primo segnale di disfunzioni di piccola o grande entità.

In sintesi, nell’ambito della manutenzione predittiva è possibile avere una visione di insieme dello stato dell’impianto da remoto, controllando i parametri di riferimento. Ciò si traduce in un’analisi più approfondita del funzionamento del sistema, a vantaggio di interventi più mirati, sia ordinari che straordinari. Inoltre, è possibile agire su tali parametri a distanza se si rileva un comportamento anomalo, garantendo una maggiore affidabilità di esercizio. 

I vantaggi, dal progetto all’operatività

Dal punto di vista progettuale i vantaggi sono molteplici, senza alcuna complicazione. Il sistema di termoregolazione, qualunque tecnologia si utilizzi (pompa di calore, caldaia a condensazione a gas o mix idrogeno) e qualsiasi compito debba svolgere (riscaldamento, raffreddamento, ventilazione o Acs), è pensato per essere modulare, per rispondere esattamente alle richieste del cliente e per ben adattarsi alle configurazioni degli immobili che, soprattutto in Italia, dove c'è un patrimonio edilizio variegato, sono quanto mai diverse tra loro.

Ogni modulo è fisicamente interoperabile, quindi riesce a parlare e integrarsi con gli altri e lo è anche digitalmente: questo vuol dire che a una qualunque configurazione fisica adottata corrisponde un esatto gemello digitale, che lo riproduce sulla base dei dati raccolti ed elaborati nel corso degli anni. In questo modo ogni configurazione di impianto che si vada a determinare ha un suo corrispettivo virtuale che riproduce e monitora in tempo reale il comportamento dell’impianto installato.

Il vantaggio, da un lato, è quello di poter definire già in fase progettuale le configurazioni ottimali prima di procedere all’installazione, così da scegliere quella più performante e consentire la verifica delle medesime in fase di esercizio; dall’altro, avere un centro assistenza che vigila sull'impianto h24 e che è in grado di gestire le emergenze, piccole o grandi che siano, in tempo reale.

In pratica, uno strumento di progettazione nella prima fase destinato a diventare un importante elemento di operatività e portatore di importanti risparmi.

Dal punto di vista del manutentore, la piattaforma digitale rappresenta anche uno strumento di semplificazione e di riduzione dei costi, dal momento che gran parte dei problemi possono essere risolti direttamente da remoto riducendo i costi legati all'uscita dei tecnici.   

Tornando ai saving energetici, la piattaforma di gestione remota consente l’accesso ai parametri di funzionamento istantanei e la storicizzazione degli stessi, mettendo a disposizione dell’energy manager un set di dati prezioso per permettere l’analisi e lo sviluppo dei trend di comportamento dell’impianto; il sistema di termoregolazione rende inoltre possibile l’integrazione della contabilizzazione dei flussi energetici in ingresso e in uscita e la contemporanea misurazione in più punti del comfort ambientale tramite una rete di sensori wireless, andando ad arricchire il database e consentendo la costruzione della firma energetica dell’impianto e la relativa ottimizzazione.

Un mix di funzionalità che variano a seconda delle potenzialità dell’impianto e che comunque si basano su una normale rete e su un browser standard che non richiede quindi plug-in. I dati del cliente sono sempre protetti e gestiti in ottemperanza del Gdpr. L’accesso al sistema è impedito da un login e la trasmissione dei dati è criptata; completano il pacchetto sicurezza i diversi livelli di utenza a credenziali multiple.

Insomma, controllo da remoto e digital twin rappresentano certamente dei tasselli fondamentali nella costruzione di una smart grid, anche pensando alle funzionalità che potranno implementare e che oggi sono solamente in fase di test. Tra tutte, l'avere degli edifici intelligenti e connessi, in grado di produrre energia e di agire come veri e propri polmoni della rete, rilasciando energia quando richiesta e stabilendo quale energia utilizzare, tra il mix a disposizione, in funzione della convenienza in quel preciso momento.