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La normativa europea sui fluidi refrigeranti: un punto della situazione

La normativa europea sui fluidi refrigeranti: un punto della situazione

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Nel 2024 è entrato in vigore il nuovo Regolamento UE 573/2024 sui gas fluorurati a effetto serra. L’aggiornamento serve per rendere sempre più incisiva la transizione verso alternative per la refrigerazione a basso impatto ambientale

Il 2030 rappresenta una scadenza importante per i paesi membri dell’Unione Europea. 
Restano loro ancora cinque anni per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite in tema di decarbonizzazione.
Una tappa fondamentale per il buon esito della transizione energetica dalle fonti di energia fossili a quelle rinnovabili in cui tutti i paesi che fanno parte dell’Unione Europea si stanno impegnando insieme.
Un ruolo chiave in questo processo spetta alla normativa che regola i fluidi utilizzati nel condizionamento e nella refrigerazione. Si tratta dei cosiddetti gas fluorurati - detti anche F-gas - potenti gas serra il cui impatto sull’ambiente contribuisce al riscaldamento globale. Inoltre, alcuni di questi gas possono avere effetti nocivi sulla salute umana, causando problemi respiratori o irritazioni cutanee.
Alla luce di queste esternalità negative, la normativa europea che regola l’utilizzo degli F-gas è stata pensata per ridurre le emissioni e mitigare i cambiamenti climatici e i loro impatti negativi sull'ambiente ma anche per aiutare a ridurre l'esposizione a queste sostanze e proteggere la salute delle persone.
 

Breve panoramica sul contesto normativo europeo e lo stato attuale verso F-Gas a basso impatto ambientale

Entrato in vigore per la prima volta nel 2014, il Regolamento UE 573/2024 sui gas fluorurati a effetto serra (noto anche come Regolamento F-Gas, ndr), svolge un ruolo chiave nella riduzione di questi fluidi.
In particolare, il regolamento si concentra sulla riduzione degli idrofluorocarburi (HFC) e nella transizione verso fluidi alternativi, caratterizzati da un basso potenziale di riscaldamento globale o GWP (Global Warming Potential).

Gli strumenti con cui il regolamento persegue i suoi obiettivi sono diversi:
●    Limitazione degli idrofluorocarburi (HFC): il regolamento stabilisce un sistema di quote per la produzione e l'importazione di HFC, con una riduzione graduale nel tempo (phase-down). In questo modo, il regolamento riduce la disponibilità di HFC sul mercato e incentiva l'adozione di alternative a basso GWP.
●    Divieti di utilizzo: oltre al phase-down, il regolamento istituisce specifici divieti per l’utilizzo di idrofluorocarburi in alcune applicazioni. Tali divieti riguardano applicazioni in cui sono disponibili comprovate alternative dal punto di vista tecnico ed economico e diventano più stringenti con il passare del tempo.
●    Etichettatura e informazioni: in base al regolamento, tutte le apparecchiature che contengono F-Gas devono essere etichettate in modo chiaro. Le etichette indicano il tipo di gas usato, il suo GWP e le precauzioni necessarie per utilizzarlo.
●    Controllo delle perdite: per prevenire e ridurre le perdite il regolamento impone controlli periodici per le apparecchiature che usano F-Gas.
●    Formazione e certificazione: il regolamento ha reso obbligatorie la formazione e la certificazione dei tecnici che lavorano con gli F-Gas. In questo modo è garantita una gestione sicura e corretta di queste sostanze.
●    Incentivi: infine, il regolamento prevede alcuni incentivi che promuovono l’adozione di alternativa a basso GWP, finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo e supporto per la formazione e la certificazione dei tecnici.

L’applicazione e l’utilizzo di questi strumenti ha permesso al Regolamento F-Gas di operare una significativa riduzione delle emissioni di idrofluorocarburi in Europa, incentivando la transizione verso fluidi refrigeranti più sostenibili.
In un report pubblicato nel 2021, infatti, si vede come nel 2020 il consumo di HFC nell’Unione Europea è stato del 52% inferiore al massimo imposto dall’emendamento di Kigali del protocollo di Montreal.
 

L’impatto del Regolamento UE 573/2024 sul settore HVAC+R

Uno dei settori su cui il Regolamento F-Gas ha un maggiore impatto e numerose implicazioni è il settore del riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell’aria e refrigerazione o HVAC+R (Heating, Ventilation, Air Conditioning and Refrigeration).
In prima istanza, promuovendo l’uso di fluidi refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale al posto di quelli con un potenziale elevato, il Regolamento F-Gas spinge le aziende del settore ad adattarsi e a scegliere refrigeranti conformi alla normativa. In questo sono aiutate dalle etichette che riportano tutte le informazioni necessarie per compiere questa scelta in modo consapevole.
In secondo luogo, le norme previste dal Regolamento UE 573/2024 spingono i produttori di apparecchiature HVAC+R a progettare e produrre sistemi capaci di sfruttare i refrigeranti a basso GWP e a migliorarne l’efficienza energetica, stimolando così ricerca applicata e innovazione.
A questi fattori si aggiungono l’installazione e la manutenzione degli apparecchi. Operazioni che devono essere eseguite da installatori e manutentori a cui è stata fornita adeguata formazione e in possesso delle certificazioni necessarie a lavorare con i nuovi refrigeranti e le tecnologie a basso impatto ambientale. Installazione e manutenzione sono fondamentali per prevenire perdite di refrigerante e garantire l'efficienza energetica degli impianti.
Il Regolamento F-Gas mette un particolare accento sulla prevenzione delle perdite, richiedendo controlli periodici per le apparecchiature che contengono F-Gas. Tali controlli sono particolarmente severi per le apparecchiature che ancora utilizzano gli idrofluorocarburi, le cui perdite possono contribuire in modo significativo al riscaldamento globale quando vengono rilasciati nell’atmosfera.
Infine, il Regolamento F-Gas prevede anche norme precise per il riciclaggio e lo smaltimento delle apparecchiature contenenti F-Gas. In questo modo tali processi vengono svolti correttamente, evitando l’emissione dei pericolosi gas fluorurati nell’ambiente.
Per le aziende del settore riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell’aria e refrigerazione queste nuove condizioni non rappresentano soltanto una serie di limiti con cui confrontarsi.
Le misure previste dal Regolamento UE 573/2024 sono state pensate e progettate per porre alle aziende nuove sfide, aprendo loro opportunità per rimanere competitive sul mercato globale e contribuire allo sforzo verso la transizione energetica.
Ricerca, sviluppo e innovazione sono le leve che il Regolamento F-Gas aziona per guidare il settore HVAC+R verso una maggiore sostenibilità ambientale, adottando nuovi tipi di refrigeranti caratterizzati da un basso potenziale di riscaldamento globale e promuovendo soluzioni ad alta efficienza energetica per ridurre le emissioni di gas fluorurati.
 

Quali sono le prospettive future nella gestione dei fluidi refrigeranti?

Le più importanti sono quelle legate alla ricerca di nuove soluzioni caratterizzate da un basso potenziale di riscaldamento globale.

Negli ultimi anni diverse sono state le alternative naturali ai gas fluorurati che sono state sviluppate, sperimentate e implementate in soluzioni concrete. Tra quelle principali ci sono:
●    gli idrocarburi (HC) come il propano (R290) e l’isobutano (R600a). Si tratta di idrocarburi infiammabili ma con un basso impatto ambientale e un'elevata efficienza energetica. Sono utilizzati in frigoriferi domestici, condizionatori d'aria di piccola taglia e alcune applicazioni industriali;
●    l’anidride carbonica (CO2) che è un refrigerante naturale con un basso impatto ambientale e un'elevata disponibilità. Viene utilizzata in alcune applicazioni commerciali e industriali, come supermercati e impianti di refrigerazione;
●    l’ammoniaca (NH3), un altro refrigerante naturale con un'elevata efficienza energetica e un impatto ambientale nullo. Viene utilizzata principalmente in applicazioni industriali, come impianti di refrigerazione di grandi dimensioni e magazzini frigoriferi.

Queste alternative sono fondamentali per poter raggiungere gli obiettivi previsti dall’Unione Europea per il 2030 e il 2050. L’aggiornamento del Regolamento F-Gas entrato in vigore nel 2024 prevede una drastica riduzione della quantità massima di HFC, espressa in tonnellate di CO2 equivalente.
                                                         

Tabella della riduzione delle quote di HFC in Europa fino al 2050 espressa in tonnellate di CO2

Anno         

Regolamento 517/2014         

Regolamento 573/2024         

2024

56,7

56,7

2025 - 2026

56,7

42,9

2027 - 2029

43,9

21,7

2030 - 2032

38,4

9,1

2033 - 2035

38,4

8,4

2036 - 2038

38,4

6,8

2039 - 2041

38,4

6,1

2042 - 2044

38,4

5,5

2045 - 2047

38,4

4,8

2048 - 2049

38,4

4,2

Dal 2050

38,4

0

Per poter centrare gli obiettivi previsti, nel corso del tempo verrà progressivamente vietato l’utilizzo di gas fluorurati ad alto impatto ambientale.
A partire dal 2025 è stato vietato l’uso di gas fluorurati vergini con GWP>2500 per assistenza e manutenzione. Dal 2032 sarà vietato l’uso di quelli con GWP>750 per le apparecchiature di refrigerazione fisse, esclusi i chiller.
L’utilizzo dei gas fluorurati con GWP>750 rigenerati o riciclati sarà invece consentito senza limiti temporali.

Tabella riepilogativa dei divieti d’uso dei gas fluorurati vergini per assistenza e manutenzione di apparecchiature di refrigerazione

Tipo di gas         

Qualità         

2024         

2025         

2026         

2027         

2028         

2029         

2030         

2031         

2032         

Gas con GWP>2500

Vergine

*

No

No

No

No

No

No

No

No

Gas con 750

Vergine

No

Gas con GWP<750

Vergine

Tabella riepilogativa dei divieti d’uso dei gas fluorurati rigenerati per assistenza e manutenzione di apparecchiature di refrigerazion

Tipo di gas         

Qualità         

2024         

2025         

2026         

2027         

2028         

2029         

2030         

2031         

2032         

Gas con GWP>2500

Rigenerato

*

No

No

No

Gas con 750

Rigenerato

Gas con GWP<750

Rigenerato

Cosa ci riserva il futuro

Completare la transizione energetica, abbandonando le fonti di energia fossili e i fluidi refrigeranti ad alto impatto ambientale e farlo nei tempi previsti dall’Unione Europea, è una sfida ricca di opportunità per le aziende che lavorano nel settore riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell’aria e refrigerazione.
La roadmap tracciata nel Regolamento EU 537/2024, meglio conosciuto come Regolamento F-Gas, è ambiziosa. L’abbandono dei fluidi refrigeranti a maggior impatto ambientale dovrà essere compiuto nel giro di pochi, pochissimi anni.
Per farlo sarà necessaria una stretta collaborazione tra chi ricerca alternative a basso impatto ambientale e le aziende chiamate ad applicare queste alternative sviluppando nuove soluzioni e implementando processi di installazione e manutenzione più rigorosi.
La transizione energetica non è fatta perciò soltanto di divieti e limiti, ma è un processo che stimola l’innovazione e il cui successo è strettamente collegato alla capacità di tutti i suoi attori di agire in modo coordinato, collaborando tra di loro per vincere la sfida della sostenibilità ambientale del nostro modello di sviluppo.