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Come garantire una climatizzazione efficace nei centri logistici?

Come garantire una climatizzazione efficace nei centri logistici?

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La capacità di gestire il flusso dell'aria è la chiave per ottenere una climatizzazione efficace. Continua a leggere l'articolo per scoprire perché siamo in grado di farlo in modo ottimizzato ed efficace.

La logistica è una delle attività che meglio rappresenta il nostro mondo globalizzato. La sua caratteristica distintiva è la capacità di spostare enormi quantità di merci lungo grandi distanze in tempi molto brevi. Questa capacità, per essere efficace e per mantenere le sue promesse, richiede infrastrutture dedicate.

Tra queste, rientrano i grandi hub logistici, costruiti diffusamente nel corso degli ultimi quindici anni, soprattutto nelle periferie delle nostre città o in terreni agricoli oggi in disuso.

Nonostante l'automatizzazione crescente di molti processi all'interno di questi enormi magazzini, grazie alle tecnologie Internet of Things e all'intelligenza artificiale, continua a essere necessario il contributo di molte persone negli hub. Pertanto, una climatizzazione corretta ed efficace di questi spazi è fondamentale non solo per garantire il benessere dei lavoratori, ma anche per preservare le merci stoccate al loro interno ed evitare il deperimento. Ma come è possibile assicurare una climatizzazione corretta ed efficace nei centri logistici?

Caratteristiche costruttive di un hub logistico

Per poter progettare correttamente l'impianto di climatizzazione di un centro logistico, è necessario avere chiare le peculiarità che caratterizzano la sua costruzione. Gli edifici destinati alla logistica presentano infatti alcune caratteristiche costruttive che influenzano la scelta della tipologia di impianto di climatizzazione.

Innanzitutto, l'altezza degli edifici logistici è solitamente superiore a 10 metri, rendendo necessario l'utilizzo di sistemi di climatizzazione in grado di garantire una distribuzione uniforme dell'aria in tutta la struttura.

In secondo luogo, gli edifici logistici ospitano scaffali per lo stoccaggio, che possono raggiungere altezze significative. La presenza di tali unità può ostacolare la diffusione dell'aria climatizzata, richiedendo pertanto una progettazione accurata dell'impianto.

A filo soffitto, gli edifici logistici ospitano spesso tubazioni per gli impianti di spegnimento incendi, passerelle per impianti elettrici e illuminazione. Questi elementi possono limitare la libertà progettuale e devono essere opportunamente considerati.

La copertura degli edifici logistici può essere cieca oppure dotata di lucernari. Nel primo caso, è necessario prevedere un impianto di illuminazione artificiale che garantisca un adeguato livello di illuminamento. Nel secondo caso, è necessario valutare l'impatto dei lucernari sul funzionamento dell'impianto di climatizzazione.

Le pareti degli edifici logistici sono raramente dotate di finestre.

Le baie di carico degli edifici logistici sono spesso dotate di portoni, i quali possono rappresentare una fonte di dispersione del calore e richiedono pertanto un'adeguata sigillatura.

La definizione del lay-out dell'edificio logistico è fondamentale per la progettazione dell'impianto di climatizzazione, poiché determina la distribuzione delle aree destinate a ricevimento, stoccaggio, imballaggio e spedizione dei materiali. Queste aree presentano valori di affollamento e carichi interni diversi, che devono essere opportunamente considerati nella progettazione dell'impianto.

Condizioni progettuali per magazzini per la logistica.

Temperatura interna estiva26°
Temperatura interna invernale14° - 20°
Umidità relativaN.C.
Affollamento (Ashrae 62.1)2 persone ogni 100 m2
Ricambi aria esterna (Ashrae 62.1)5 L/s a persona + 0,6 L/s per m2

TopVent e RoofVent, lo soluzioni Hoval per la climatizzazione dei centri logistici

L'esperienza maturata nella progettazione di impianti di climatizzazione per i centri logistici ci ha condotto allo sviluppo di due linee di prodotti pensate per garantire il miglior risultato all'interno di spazi che presentano le peculiarità costruttive elencate nel paragrafo precedente. Si tratta delle linee TopVent e RoofVent.

La prima comprende sia unità a ricircolo che unità a miscelazione, mentre la seconda include apparecchi in aria esterna e sistemi di recupero di energia. Questi sistemi di termoventilazione con distribuzione decentralizzata rappresentano la soluzione più completa per la climatizzazione di un hub logistico. A differenza di altre soluzioni, garantiscono il riscaldamento, il raffrescamento e il ricambio d'aria con recupero di calore in tutti gli spazi del centro logistico senza richiedere l’utilizzo di canali d’aria e dei relativi diffusori

                     

   Riscaldamento         

 Raffrescamento         

Ricambio aria con recupero calore         

Canali

Diffusori

Irraggiamento a gas

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Irraggiamento ad acqua

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Termoventilazione con scambio diretto (gas)

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Termoventilazione con scambio indiretto (acqua)

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Termoventilazione con distribuzione centralizzata (UTA)

Necessari

Necessari

Termoventilazione con distribuzione decentralizzata (RoofVent/TopVent)

Non Necessari

Integrati

Le unità e gli apparecchi appartenenti alle linee TopVent e RoofVent sono quindi ideali per garantire sia il comfort termoigrometrico, ovvero lo stato psicofisico in cui l'individuo esprime soddisfazione nei confronti dell'ambiente termico, sia la qualità dell'aria, ovvero la situazione in cui nell'aria non sono presenti sostanze contaminanti in concentrazioni che possono essere dannose per la salute.

Nell'adempiere questo compito gioca un ruolo centrale il sistema Air-injector, integrato in tutti i prodotti di entrambe le linee.

Che cos'è, come funziona e perché il sistema Air-injector è un game changer nella climatizzazione dei centri logistici?

Il sistema Air-injector è un diffusore d'aria a geometria variabile, sviluppato da Hoval e montato di serie sulle unità e gli apparecchi delle linee TopVent e RoofVent.
Il diffusore è composto da due elementi:

  • La combinazione di un deflettore e di un ugello che formano il getto d'aria con il massimo lancio possibile;
  • Un dispositivo a vortice che ruota il flusso d'aria, aumentandone l'angolo di dispersione.

Il sistema Air-injector opera secondo il principio in cui l'aria viene indirizzata verso un deflettore a forma di disco e incanalata attraverso le alette del dispositivo in un movimento vorticoso. Il flusso risultante viene infine immesso nell'ambiente tramite l'ugello.

In questo processo, il deflettore svolge un ruolo cruciale. La sua azione genera una pressione negativa elevata alla radice del flusso d'aria generando un elevato effetto di induzione, ossia attivando un rilevante volume di aria secondaria nell’ambiente.

L'effetto induttivo, prodotto dalle componenti del sistema Air-injector, consente all'aria di circolare dalla parte superiore a quella inferiore delle scaffalature senza surriscaldare le parti più elevate. Inoltre, mentre discende, l'aria si raffredda grazie all'induzione dell'aria circostante, consentendo il controllo della temperatura all'arrivo dell'aria nella zona desiderata.

Fig.: Distribuzione aria in un ambiente aperto

È proprio questa capacità di far circolare in modo efficiente l’aria dalle parti alte a quelle basse delle scaffalature che rende il sistema Air-injector una soluzione più performante per le esigenze di climatizzazione dei centri logistici rispetto ai diffusori tradizionali, come quelli a ugelli e quelli elicoidali.

Oltre a non essere idonea per il raffrescamento, la prima tipologia di ugelli presenta anche una limitata capacità di far circolare l'aria attraverso le scaffalature.

La seconda, invece, presenta un basso livello di inerzia verticale, ostacolando così la corretta circolazione dell'aria attraverso le scaffalature e rendendo necessario aumentare la potenza di riscaldamento per coprire una superficie più estesa, con conseguenti problemi di surriscaldamento.

Il sistema Air-injector in azione: un esempio di dimensionamento e progettazione di un impianto di climatizzazione per un centro logistico

Il centro logistico in questione è un edificio di 3900 metri cubi situato nella zona di Bergamo. L'altezza interna dell'edificio è di 10 metri, per un totale di 39000 metri cubi di volume. Il centro logistico viene riscaldato per 8 ore al giorno, mantenendo una temperatura ambientale di 18°C, con un ricambio d'aria di 4000 metri cubi ogni ora.

Il ricambio d'aria è stato garantito mediante l'adozione di un'unità RoofVent RH6C, la cui portata d'aria all'ora supera di 1500 metri cubi il fabbisogno richiesto. Il restante fabbisogno in termini di energia termica è soddisfatto da 5 unità TopVent TH9C.

A fronte di un investimento solo leggermente superiore a quello di una soluzione tradizionale, la proposta nell'esempio consente un più rapido ammortamento dell'investimento, grazie al superiore risparmio di risorse nel tempo.